Kesha sta ormai combattendo da mesi contro il noto produttore della sua casa discografica, Dr. Luke che l'ha drogata e sucessivamente stuprata, a quanto dice la cantante in questione.
Nella sentenza dello scorso 20 Febbraio Kesha Rose ha perso la causa contro il produttore ai vertici della SONY, e quindi non potrà avere libertà musicale e sarà costretta a produrre altri SEI ALBUM con il suo stupratore.
Taylor Swift ha espresso il proprio dissenso e ha donato 250mila dollari alla cantante in questione, soldi per aiutarla durante la sua causa, da quanto riportato da uno dei suoi collaboratori di lavoro.
La Swift è una delle tante popstar che hanno mostrato supporto nei confronti di Kesha dopo il verdetto del giudice dopo Lady Gaga, Lorde, Grimes, Lily Allen, Kelly Clarkson, Jeffree Star, Troye Sivan, Sia, Halsey, Adam Lambert, Ariana Grande, e tanti altri.
"Ci sono tante persone che nel mondo ti amano," scrive Gaga su Twitter. "E posso dire sinceramente che sono fiera del tuo coraggio."
"Sostenendo Kesha durante questo traumatico, profondamente ingiusto periodo," ha aggiunto Lorde. "Mandatele good vibes, gente."
Durante il weekend, Demi Lovato ha scritto una serie di Tweets in supporto a Kesha.
"#FreeKesha. Questa cosa ti renderà solamente più forte, coraggiosa, e bella," Demi scrive. "Le mie preghiere sono per te. E' frustrante vedere che le donne si facciano avanti con il proprio passato solo per essere buttate giù, non credute e non rispettate per il loro coraggio a prendere provvedimenti. Succede fin troppo spesso. Sono pronta a vedere le donne che vengono trattate seriamente esattamente come gli uomini. Che qualcuno mi spieghi perché una persona debba sentirsi tanto forte e coraggiosa da farsi avanti, per poi essere ignorati e chiamati bugiardi?"
Nell'Ottobre 2014, Kesha denunciò Dr. Luke, accusandolo di assunzione forzata di droghe e di averla stuprata; Dr. Luke ha negato l'accaduto. I legali del produttore sono dell'idea che Kesha abbia inventato la storia come tentativo di nullificare il suo contratto con Dr. Luke e la Sony.
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